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Lavoratori Sportivi già pensionati in “quota 100” – Intervento del Presidente del CONI

22 Novembre 2024

Ricognizione di contratti di lavoro sportivo per pensionati “quota 100”

Si pubblica una lettera aperta del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, finalizzata a far emergere la problematica di coloro che, pur usufruendo della pensione “quota 100”, hanno sottoscritto contratti di lavoro sportivo.

Nella recente riunione dell’Osservatorio sul Lavoro Sportivo tenutasi lo scorso 5 novembre presso il Ministero per lo Sport ed i Giovani, è emersa la delicata questione dei soggetti che, pur usufruendo della Pensione secondo la tipologia “Quota 100”, hanno sottoscritto contratti di lavoro sportivo.

Con le modifiche normative introdotte dal D.Lgs 36/2021, a decorrere dal 1° luglio 2023, gli emolumenti percepiti nel caso di lavoro sportivo non sono più ascrivibili a “redditi diversi” ma sono a tutti gli effetti considerati “redditi da lavoro”. Ciò comporebbe l’incompatibilità con l’eventuale presenza di trattamento pensionistico erogato secondo quanto previsto da “Quota 100”. In tale circostanza, l’INPS sta procedendo alla revoca del trattamento ai soggetti interessati, richiedendo la restituzione delle somme percepite a titolo di pensione.

L’Osservatorio e tutti gli attori istituzionali coinvolti sono al lavoro per trovare soluzioni condivise che risolvano tale problematica e, per meglio delineare l’entità del fenomeno, il CONI ha richiesto alle federazioni di avviare una ricognizione presso le rispettive società affiliate al fine di acquisire una stima attendibile di quanti soggetti usufruiscono della pensione “Quota 100” pur avendo stipulato un contratto di lavoro sportivo.

In attesa di apprendere nel dettaglio le modalità di questa ricognizione, si invitano tutte le società a procedere con una scrupolosa verifica dei contratti di lavoro sportivo stipulati, prestando particolare attenzione a quelli siglati con soggetti che beneficiano della pensione “quota 100″.